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La compravendita di diamanti conviene: ecco perché!

La compravendita di diamanti oggigiorno si rivela conveniente più che mai. Diversi i motivi alla base: in primo luogo, i diamanti sono un bene rifugio, caratterizzato da una crescita complessivamente stabile del capitale investito. Non è un caso se i diamanti da investimento appartengono ad un mercato decisamente rinomato che a livello internazionale non conosce il significato della parola crisi.

Ma non è tutto. La compravendita di diamanti si rivela soluzione eccellente per tutti i risparmiatori, seriamente intenzionati a guadagnarci su nel medio-lungo termine, allontanandosi da minacce economiche quali crisi di natura finanziaria, cambiamenti nello scenario politico, svalutazione ed inflazione. Ci si può rivolgere ai diversi compro diamanti a Roma come nelle altre città italiane per investire in diamanti.

Rarità, esclusività ed unicità: tre valori aggiunti per i diamanti

I diamanti sono pietre preziose eterne che hanno nella loro rarità, nella loro esclusività e nella loro unicità i tre principali valori aggiunti. In riferimento alla rarità, è sufficiente sapere che solamente il 20% dei diamanti estratti presenta un livello qualitativo degno di essere considerato dalle gioiellerie. I diamanti da investimento, sotto questo punto di vista, si rivelano ancora più esclusivi, visto che rappresentano meno del 2%. In termini di unicità, i diamanti sono davvero belli a vedersi: uno spettacolo della natura che vale la pena di ammirare.

Perché ha senso investire in diamanti?

Riassumendo, ecco i principali motivi per cui investire in diamanti si rivela scelta saggia:

– Sicurezza dei rendimenti

– Non tassabilità: non occorre dichiarare le plusvalenze

– Bene di libera circolazione

– Salvaguardia del patrimonio personale

– Bene al portatore, semplice da trasformare in denaro

– Quotazione in costante aumento per via dell’esaurimento delle miniere

– Mancanza di incidenza di fattori di natura valutaria e politica

– Liquidabilità universale su scala internazionale, anche a fronte di situazioni critiche a livello politico e sociale: conditio sine qua non è la presenza di un certificato accettato ovunque a livello mondiale

I diamanti con colori saturi: quelli su cui vale la pena investire

Per ciò che concerne l’investimento in diamanti, si tenga conto che colore è sinonimo di bellezza. Nello specifico, sul mercato si trovano diamanti di ogni colore dell’arcobaleno e non solo: blu, rosso, viola, porpora, verde, arancione, giallo, rosa. Quelli dai colori saturi sono quelli che valgono di più. Il motivo? Duplice: sono un capolavoro della natura e sono rarissimi. Appena lo 0,01% di quelli estratti in miniera presenta colori saturi.

Trattandosi di un mercato di nicchia, i diamanti con colori saturi oggigiorno garantiscono un rafforzamento dello status symbol dell’investitore che ha notevoli capacità economiche. Da oltre 5 anni, la domanda relativa ai diamanti con colori saturi è in forte crescita e si prevede che per il prossimo ventennio, in mancanza di fonti di estrazione, l’offerta dei diamanti sia destinata ad andare incontro ad una sostanziale diminuzione. Ergo, possedere questo bene rifugio sarà ancora più esclusivo e di anno in anno vedrà il suo valore aumentare a 2 cifre.

Fondi europei per investimenti in Romania

Sono tanti i Fondi europei per investimenti in Romania. Dopo che è entrata nella Romania nell’Unione Europea, del 2007, nasce l’esigenza di un adeguamento dell’economia del settore agricolo ai livelli degli altri paesi comunitari, in maniera tale che il mercato possa definirsi perfettamente integrato.

Uno dei settori in cui si concentrano i Fondi europei per investimenti in Romania è quello agricolo. La superficie del territorio romeno su ai 15 milioni di ettari, ma è coltivata soltanto al 60%. Tra le principali colture, ricordiamo i cereali, legumi, viti. Risulta sviluppato anche un altro ambito, come quello degli allevamenti.

Grazie al fatto che l’unione europea ha destinato tanti Fondi europei per investimenti in Romania, molti investitori e operatori di settore italiani ed esteri, hanno predisposto dei piani di investimento, per intraprendere un’attività di business nel suo territorio nazionale.

Secondo i dati forniti di recente dall’Unione Europea, durante i sette anni che vanno dal 2014 al 2020, i Fondi europei per investimenti in Romania si aggirano intorno ai 20 miliardi di euro, fonte ConsulAffari. Altri 7 miliardi saranno messi a disposizione dal governo romeno.

I Fondi europei per investimenti in Romania nel settore dell’agricoltura sono i seguenti: Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (“FAEGA”), Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (“FEASR”) e Fondo FAEGA in Romania.

Il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia si pone l’obiettivo di sovvenzionare le imprese che operano nel settore agricolo, proponendo anche un’adeguata regolamentazione e sostenendo il mercato comune.

Esso consiste nei sottostanti interventi:

– sovvenzioni destinati agli operatori di settore che rientrano nella Politica Agricola Comune;

– disciplina i mercati agricoli;

– si occupa delle esportazioni di prodotti agricoli verso paesi terzi.

– Fa delle campagne di promozione della produttività interna su tutte il territorio comunitario ma anche verso i paesi extra-Ce.

Le risorse erogate sotto forma di Fondi europei per investimenti in Romania sono gestite dall’ l’Agenzia di Pagamenti ed Intervento per l’Agricoltura (“APIA”), i cui uffici sono disseminati in tutto il territorio nazionale.

Come accennavamo prima, tra i  Fondi europei per investimenti in Romania vi è anche il FEASR: questo è stato introdotto con lo scopo di introdurre dei miglioramenti all’interno del settore agricolo nazionale, per creare dei momenti di sviluppo locale, specie nelle aree che versano in particolare condizioni di arretratezza rispetto ad altre regioni dei paesi membro dell’unione europea.

Il Programma Nazionale per lo Sviluppo Rurale in parte è costituito da fondi provenienti dagli organi decisori dell’unione europea e in parte, invece, sono degli stanziamenti stabiliti dalle politiche adottate dal governo della Romania.

Ovviamente, tali fondi sono messi a disposizione sia per i cittadini residenti in tutto il territorio nazionale, sia per gli investitori e operatori di settore, titolari di piccole e medie imprese, grandi aziende provenienti da altri paesi comunitari.

 

MoneyFarm, opinioni e commenti

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MoneyFarm è un servizio che si basa sugli ETF, cioè gli Exchange Traded Funds: essi possono essere ritenuti gli strumenti più sicuri di tutto il mercato finanziario, dal momento che sono i più controllati, in grado di non provocare brutte sorprese. Vi si può fare riferimento come a dei panieri di titoli che replicano le performance e il rendimento di un segmento di mercato più o meno specifico o più o meno ampio, a seconda dei casi. Gli ETF vengono scambiati nei mercati azionari di ogni angolo del pianeta e offrono una liquidità molto consistente. L’efficienza derivata dalla gestione passiva e la semplicità di compravendita sono due dei vantaggi più significativi di cui si può beneficiare.

Come si può scoprire leggendo le opinioni su MoneyFarm, gli ETF hanno il pregio di essere poco costosi e al contempo offrire rendimenti tutt’altro che bassi: ciò avviene perché essi non cercano di battere il mercato (cosa che provano a fare i fondi attivi, per esempio), ma semplicemente riproducono la composizione di un determinato indice. Se anche la società che gestisce gli ETF dovesse fallire, inoltre, il patrimonio che è stato investito in essi è destinato a essere restituito. Insomma, i fallimenti eventuali dei gestori non vanno a intaccare gli investimenti.

Il funzionamento di MoneyFarm è uno degli aspetti che vengono messi più in risalto dalle opinioni degli utenti, dal momento che si fa apprezzare per la sua semplicità e per la sua fluidità. Per prima cosa, è bene sottolineare che gli investimenti avvengono sulla base del profilo di rischio di ogni utente, il quale compila un questionario e, in funzione delle risposte che ha fornito, viene inserito in un fondo o in un gruppo di fondi che risultino adeguati con le sue attitudini e con le sue richieste. Nulla vieta agli investitori, in ogni caso, di agire in autonomia e di scegliere da soli su quali portafogli puntare.

Tra i tanti punti di forza esaltati dalle opinioni su MoneyFarm, non si può fare a meno di considerare l’assistenza che si riceve da consulenti dedicati, grazie ai quali – tra l’altro – si può approfittare di analisi degli investimenti che sono stati compiuti del tutto gratuiti. Se si opta per il servizio di gestione dei portafogli, è la piattaforma stessa a compiere i ribilanciamenti, e in tal caso non c’è bisogno delle autorizzazioni da parte degli investitori. Insomma, flessibilità e sicurezza: non si potrebbe desiderare davvero di più. 

Come vivere di rendita?

Bella domanda? Tutti nella vita si sono posti almeno una volta la fatidica domanda, come posso vivere di rendita? Una vera e propria risposta non c’è. Semplicemente perché per vivere di rendita è necessario avere un ampio capitale a propria disposizione da mettere a rendimento, chi ce l’ha non si pone nemmeno la domanda. Purtroppo, dato che a porsela sono sempre persone che non hanno un ampio capitale a disposizione, la risposta è tanto fredda quanto brutale: NON E? POSSIBILE!
In questo post, qualcuno ha cercato d dare una risposa meno negativa, suggerendo una lista di metodi per vivere di rendita, o perlomeno per provarci in serenità e senza gettare soldi, fatiche ed energie nervose.
Non si tratta di uno specchietto per le allodole, ma comunque non riteniamo facilmente attuabile qualunque strategia o metodo per arricchirsi in questo modo.
Di certo, se poi si decide d crearsi una rendita nel giro di un’intera vita, allora il discorso cambia in positivo. Tuttavia, non si vivrebbe di rendita ma si vivrebbe per generare una rendita.
Nel post appena citata si danno diverse opzioni e possibilità, ovviamente tutte consentono di crearsi una rendita, ma non tutte permetto di poter vivere o sopravvivere esclusivamente di quell’introito.
Infatti si citano dagli investimenti borsistici alle polizze sulla vita, dall’investimento immobiliare al trading online. Insomma, qualunque strumento in grado di avvicinarci alla tanto agognata meta: vivere di rendita.
Tornando al mondo reale, ed anche rileggendo tra le righe di quel post, si intuisce che le uniche vie per vivere di rendita siano percorribili esclusivamente con capitali superiori a 100000 euro, insomma una vera mazzata per noi comuni mortali che viviamo di appena 1000 euro al mese.
La nuda e cruda verità è questa. Ma bisogna per forza vivere di rendita? Non è più semplice cercarci un lavoro che ci piaccia e sia ben retribuito?