L’ Iva non subirà aumenti, almeno per ora, e comunque la possibilità di rincari dell’ imposta potrà essere presa in considerazione solo quando la riforma fiscale entrerà a regime, e perciò non prima del 2013-2014. Questo è quanto emerge dal disegno di legge delega che Giulio Tremonti porterà, oggi, in Consiglio dei ministri, congiuntamente alla manovra. L’ eventuale incremento dell’Iva, perciò, sarò oggetto dei futuri decreti legislativi che potranno disciplinare meglio la materia e , quindi, valutare l’entità del possibile aumento. Quello che si ipotizza è, comunque, la modifica di un punto dell’ aliquota agevolata del 10% , nonché di quella ordinaria del 20 per cento. Tutto questo potrebbe portare anche ad una variazione dei beni e servizi che sono, finora, tassati ad aliquota agevolata. Da fonti dell’ Economia si è appreso, poi, che l’Iva sarà menzionata nella delega, ma solo a livello opzionale. Quindi non ci saranno interventi subitanei, come , invece, si vociferava nei giorni scorsi . Tale previsione, comunque sia, era ipotizzabile visto che un’ eventuale aumento dell’Iva non è mai oggetto di una comunicazione ufficiale, per scongiurare eventuali fenomeni speculativi. L’ aumento dell’Iva, perciò, avviene per decreto oppure mediante un disegno di legge delega, anche se in quest’ultimo caso vengono fornite solo indicazioni generiche.
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Buone Pratiche nell’Era Globale
Possono le good practices essere un attrattore in grado di mobilitare energie, risorse, ideali per un cambiamento di paradigma nell’economia, nella cultura, nella politica? Possono essere una bussola per orientare la società verso tale cambiamento?
Se ne parlerà il 17 e 18 dicembre, alla Sapienza Università di Roma, con economisti, sociologi, politici, psicoanalisti, filosofi, artisti e con Zygmunt Bauman.
La crisi e la riflessione sulla sostenibilità impongano un radicale cambiamento di paradigma nell’ economia, nella cultura, nella politica. È necessario creare occasioni di confronto, di dialogo e di discussione, per raccogliere e amplificare le idee e le prassi più interessanti emerse negli ultimi anni nei diversi campi della società.
L’interrogativo a cui siamo chiamati a rispondere a diverso titolo, e che vogliamo esplorare, condividere e discutere in questo convegno, è quello che riguarda le condizioni e le possibilità di cambiamento della moderna società globalizzata, affinché la convivenza, le produzioni e i consumi avvengano nel rispetto della sostenibilità del pianeta e nel rispetto della giustizia sociale e della qualità della vita dei cittadini. Cambiamento che non può non partire da un’etica della differenza e da una rettifica dell’immaginario collettivo.
Il Convegno mira a tracciare un percorso di riflessione e di azione politica, sociale, culturale prendendo come riferimento le buone pratiche, il cambio di prospettiva che introducono, la loro portata di invenzione e gli effetti di cambiamento realmente prodotti. Buone pratiche che possono promuovere nuovi modelli in grado di riorientare motivazioni e ideali sia delle persone che delle istituzioni. Esempi pragmatici, non ideologici, in grado di mobilitare passioni, identificazioni, desideri di costruire, visioni prospettiche che fanno alzare lo sguardo e intravedere un futuro possibile.
Venerdì 17 dicembre, presso la Facoltà di Economia, alla introduzione del prof. Zygmunt Bauman seguiranno tre sessioni con illustrazione di buone pratiche, tavole rotonde e discussioni sui temi dell’Orientamento, della Sostenibilità e dell’Inclusione.
Sabato 18 dicembre, presso la Facoltà di Psicologia, si terrà la Lectio Magistralis del prof. Zygmunt Bauman.
Gli interventi del Convegno saranno di due tipi:
1. Testimonianze e illustrazioni di buone pratiche, nei tre campi indicati, che hanno un portato di invenzione e una incidenza reale nella società. Non solamente buone idee, intenzioni, progetti.
2. Elaborazioni e riflessioni in grado di mettere a fuoco, indicare e sviluppare il cambio di prospettiva che quelle introducono.
Il convegno vuole essere anche un omaggio alla figura e all’opera di Zygmunt Bauman che tra i primi ha fatto intravedere la necessità di prendere in considerazione esempi pragmatici, non ideologici, come “modelli” culturali, economici e sociali in grado di mobilitare passioni e riorientare motivazioni e ideali sia delle persone che delle istituzioni.
PROGRAMMA
17 dicembre Aula V – Facoltà di Economia – Via del Castro Laurenziano, 9
Apertura
Ore 9,30-10,45
Saluti iniziali
Luigi Frati (Rettore Università Sapienza)
Massimiliano Smeriglio (Assessore Provincia di Roma)
Introduzione di Zygmunt Bauman
Presentazione lista Buone Pratiche a cura di:
Mila Morandi, Riccardo Brunetti, Rinaldo Longo, Roberta Calandra
Ore 11,00-13,00
Orientamento: desiderio e immaginario collettivo
Esempi di buone pratiche per riorientare l’immaginario:
L’arte nel sociale e la passione della parola.
La globalizzazione è una rivoluzione radicale, inarrestabile, che modifica il rapporto di ogni cittadino con il proprio corpo, con i desideri, con la parola, con l’altro, col tempo. Un diverso immaginario collettivo può motivare alla fatica della democrazia e a nuove forme di legame sociale.
Cristina Barbuti, La passione per la musica
Nadia Fusini, La passione della lettura
Giacomo Marramao, Parole e pratiche del sistema-mondo. Tra Simbolico e Reale
Antonio Di Ciaccia, La politica della parola
Coordina Michele Cavallo
Ore 14,30-16,30
Sostenibilità: modello della decrescita e finanza etica
Esempi di buone pratiche per riorientare l’economia:
Microcredito e Decrescita sostenibile.
È possibile una politica territoriale che guardi lontano, che parta dal riconoscimento della particolarità e dalle risorse di ogni comunità ottimizzandole e mettendole in prospettiva. Una politica che faccia della sostenibilità ambientale e umana il principio cardine.
Maurizio Pallante Le tecnologie della decrescita: laudato sii mio Signore per nostra sorella recessione
Leonardo Becchetti Il consumo e il risparmio responsabile: strumento per il riequilibrio dei poteri nell’economia globale
Luigi Nieri Economia globale, Bilancio locale
Alessandro Spaventa Decrescita: questioni aperte
Coordina Anna Pizzo
Ore 16,45-18,45
Inclusione: etica sociale e qualità della vita
Esempi di buone pratiche per riorientare il sociale:
Sant’Egidio e Archivio disarmo.
È necessaria una diversa attenzione per creare condizioni e servizi in grado di riconfigurare il legame sociale, per assicurare il rispetto della giustizia sociale e una diversa qualità della vita dei cittadini che tenga conto non solo dei beni di consumo ma dei beni relazionali.
Maurizio Simoncelli Facciamo la pace con l’economia!
Vittorio Scelzo Comunità locali in un’etica globale: l’esempio di Sant’Egidio
Maria Immacolata Macioti Beni relazionali vs beni di consumo
Francesco Saverio Trincia Inclusione ed etica sociale
Coordina Margherita d’Amico
18 dicembre Aula Magna – Facoltà di Psicologia – Via dei Marsi, 78
Ore 10,00-12,30
Incontro con Zygmunt Bauman
Saluti
Lectio magistralis di Zygmunt Bauman
Interrogazioni: la psicoanalisi e la politica interrogano Bauman
con: Nicola Zingaretti e Antonio Di Ciaccia
coordina: Fabrizio Battistelli