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Visura su proprietà, come farla in pochi minuti?

Prima di acquistare una casa, è altamente consigliabile condurre un’approfondita verifica della proprietà in questione.

Tale procedura si focalizza principalmente sulla consultazione della visura ipotecaria, un’indagine volta a fornire un documento ufficiale che racchiude informazioni dettagliate sullo stato delle ipoteche associato a un determinato immobile.

Quando un potenziale acquirente o il proprietario attuale richiede una Visura Ipoteca, ottiene un certificato ufficiale che dettaglia tutte le registrazioni ipotecarie legate all’immobile in questione. Rilasciato dalla Conservatoria dei Registri Immobiliari, questo documento riveste una cruciale importanza, fornendo una panoramica completa della situazione finanziaria dell’immobile.

Quest’approfondita analisi risulta particolarmente rilevante prima di intraprendere l’acquisto, consentendo al richiedente di comprendere appieno gli eventuali vincoli o gravami finanziari associati alla proprietà. In aggiunta, espone l’entità degli impegni ipotecari, indica chi ne beneficia (con il nome della parte coinvolta) e fornisce ulteriori dettagli rilevanti, quali restrizioni o possibili debiti fiscali in sospeso.

Per acquisire la visura relativa alla proprietà, il processo è piuttosto agevole. È possibile presentare una richiesta presso gli sportelli degli uffici provinciali dell’Agenzia delle Entrate – Territorio oppure usufruire del servizio telematico di verifica ipotecaria, che garantisce un accesso più pratico e tempestivo alle informazioni richieste.

Visura catastale, come si ottiene?

In primis, è fondamentale sottolineare che la consultazione della visura catastale è accessibile a chiunque, che sia un potenziale acquirente interessato all’acquisto di un immobile o il suo attuale proprietario.

In alcune situazioni, la richiesta potrebbe derivare anche da un istituto di credito con un diretto interesse nella concessione di finanziamenti garantiti da ipoteca. La disponibilità di questo servizio a diverse parti coinvolte evidenzia la sua utilità nell’ambito di transazioni immobiliari e pratiche finanziarie.

La visura catastale rappresenta uno strumento essenziale, poiché offre un’analisi dettagliata di una proprietà e semplificando la valutazione preliminare in caso di potenziale acquisto, oltre a agevolare altre operazioni burocratiche significative.

Tuttavia, per ottenere una comprensione completa e approfondita di tutti gli aspetti relativi a un immobile specifico, potrebbe risultare necessario richiedere servizi aggiuntivi, come la planimetria catastale e altre indagini atte a valutare la conformità dell’edificio e il suo stato di manutenzione.

Visura su proprietà online:

Per ottenere una visura su proprietà, sono disponibili diverse opzioni.

Ad esempio, è possibile recarsi di persona presso uno degli sportelli dell’Agenzia delle Entrate – Territorio – Servizi di Pubblicità Immobiliare, seguendo l’approccio tradizionale che richiede la presenza fisica.

Tuttavia, per risparmiare tempo ed evitare lunghe attese, è altresì possibile adottare la richiesta online di una visura ipotecaria. Questo metodo consente di usufruire del servizio di ispezione ipotecaria telematica accessibile attraverso il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Una valida alternativa consiste nell’utilizzo di piattaforme web specializzate (basti pensare a Tutto Visure), che fungono da intermediari efficienti. Attraverso questi servizi online, è possibile ottenere agevolmente la documentazione necessaria.

Il procedimento è agevolato: una volta effettuato l’accesso sulla homepage del sito, si seleziona la tipologia di visura desiderata (nel caso specifico, visura su proprietà). Successivamente, si indica se si tratta di una persona fisica o giuridica e si procede con la compilazione di un modulo online, fornendo informazioni come:

  • Il codice catastale di riferimento associato all’immobile.
  • Il nominativo completo del proprietario attuale della residenza o della persona richiedente la visura.
  • La ragione alla base della richiesta, che potrebbe comprendere l’intenzione di effettuare l’acquisto della proprietà o la necessità di ottenere finanziamenti.

A volte, potrebbe essere necessario fornire una fotocopia della carta d’identità del soggetto richiedente come componente essenziale del procedimento. Al termine, occorre attendere la fase di elaborazione. Il periodo di attesa varierà a seconda del servizio specifico selezionato, ma di solito, entro pochi giorni, la documentazione richiesta sarà inviata direttamente nella casella di posta elettronica come allegato via e-mail.

Lavastoviglie: modelli, storia, usi e consumi oggi

La lavastoviglie, forse una delle nostri migliori alleate, l’elettrodomestico che per una vita ci salva dalla faticosa e difficile operazione del lavaggio dei piatti a mano: cosa sappiamo veramente della sua storia, usi e consumi? In questo articolo approfondiremo qualche informazione interessante sul’uso della lavastoviglie, dalla sua nascita fino ad oggi, in un periodo particolarmente difficile per gli italiani.

Storia della lavastoviglie: da dove nasce?

La prima lavastoviglie non è molto antica, trattandosi di un elettrodomestico ci aspetteremmo qualcosa come i primi del ‘900 o anche oltre: eppure, il primo modello in assoluto venne lanciato nel 1887 da una donna, Josephine Cochrane, a Chicago. Di fatto, l’idea fu di quell’annata, ma il prodotto venne presentato fisicamente qualche tempo dopo, nel 1893 alla Fiera Colombiana. La particolarità dell’invenzione riguarda gli intenti sottostanti: non era un mezzo di riscatto personale; l’esigenza era dettata dal fatto che i domestici personali della signora Cochrane le scheggiavano le porcellane. Così, sull’onda del prodotto che era stato presentato in Fiera un trentennio prima, nel 1924 William Howard inventò un vero e proprio mini-modello di lavastoviglie adatta all’uso quotidinano e domestico. Stavolta l’idea non rimase il vezzo di una famiglia nobile e potente, ma il desiderio e il riscatto delle famiglie anche più comuni.

Vero è che solo nel 1970, insieme all’avvento di molti altri elettrodomestici, tutte le case comuni tra Europa e America si riempirono di questi piccoli modelli.

Quali tipologie di lavastoviglie esistono?

Le lavastoviglie che conosciamo tutti probabilmente sono quelle ad incasso orizzontale. Accanto alla lavastoviglie orizzontale altro tipo abbastanza diffuso è quello a libera installazione, che si configurano di un’altezza leggermente maggiore, e ad occhio nudo sembrano più slanciate e strette. Le dimensioni delle lavastoviglie si suddividono anche in piccola, media e grande a seconda del numero di coperti che riescono a caricare. Una lavastoviglie piccola di solito usa dagli 8 ai 10 coperti.

Come funziona la lavastoviglie?

Una normale lavastoviglie domestica funziona a partire da un motorino elettrico, dunque sfrutta l’elettricità presente nelle nostre case. Questo è il motivo per cui, se consuma eccessivamente e se abbiamo in uso un altro elettrodomestico, è molto probabile che ci sia un sovraccarico e salti la corrente.

Dicevamo che il motore elettrico è di per sé attaccato ad una pompa, che grazie ad una serie di tubi riesce a spruzzare l’acqua calda all’interno della camera con le stoviglie. Esse si trovano caricate su dei cestelli ad estrazione, che vengono puliti continuamente dalla rotazione di una serie di bracci spruzzanti acqua. I filtri autopulenti posti nella parete inferiore sono necessari al ricambio dell’acqua durante le diverse fasi del lavaggio.

Quali sono le varie fasi del lavaggio?

Di norma, in quasi tutti i programmi abbiamo una fase di prelavaggio, successivamente alla quale si genera corrente di acqua calda tra 45 e 75 gradi. Quest’acqua ha un forte potere pulente in quanto il calore viene anche supportato da detergenti ed emulsionanti che abbiamo precedentemente inserito nell’apparecchio. Dopo aver rimosso le parti più sporche delle stoviglie, l’acqua viene cambiata due o tre volte attraverso lo scarico nella parte fonda della lavastoviglie. L’ultimo risciacquo a 65 gradi è particolarmente caldo e serve per applicare brillantezza alle stoviglie, soprattutto se abbiamo precedentemente caricato l’apposito detergente brillantante.

Trading millimetrico, il nuovo modo di fare trading

Se sei nuovo nel mondo del trading online, abbiamo deciso di fornirti alcuni suggerimenti che sarebbe opportuno tenere a mente soprattutto per quando selezioni una piattaforma di trading online adatta alle tue esigenze. In particolare andremo ad analizzare il nuovo software di Alfa Advisor di Trading millimetrico.

Info su trading millimetrico 

L’azienda di Trading Millimetrico è del tutto innovativa con il suo software Alfa Advisor, che consente investimenti automatici. La prima cosa che salta all’occhio è che l’azienda, sera e affidabile, offre ai suoi clienti un supporto tecnico attivo 24 ore, il che vuol dire che in caso di dubbi, difficoltà o perplessità si può chiamare il servizio clienti e farsi coadiuvare nell’utilizzo del software.

Una nota questa a dir poco fondamentale che arricchisce ancora di più il valore di questa tipologia di servizio, dal momento che gli investitori neofiti si inceppano sempre da qualche punto di vista. Non è da trascurare poi la sua facilità di utilizzo, proprio perché pensato a chi sta muovendo i primi passi: anche i principianti potranno usarlo senza difficoltà così da iniziare a generare i primi profitti.

Le piattaforme di trading

Per l’ampio utilizzo di un software così particolare, è importante individuare una piattaforma di trading online adatta. Scegli il broker giusto e andrai sempre più forte, resistendo a qualsiasi sfida nel campo azionario, in particolare quando ti interfacci a servizi come quelli di trading millimetrico. Scegli 

Sebbene sia importante conoscere i punti di forza e le carenze di una piattaforma, è altrettanto importante assecondare le tue abitudini e le tue esigenze di trading. Al giorno d’oggi, non usciamo quasi mai di casa senza il nostro smartphone. Con l’app giusta, puoi seguire i movimenti delle tue transazioni, quelle di ogni tipo, dalla gestione della lista della spesa alla prenotazione dei biglietti aerei, alla prenotazione di un ristorante e all’operazione online.

È importante selezionare una piattaforma che supporti il ​​tuo stile di vita. Sarebbe meglio uno che ti dia la comodità e l’accessibilità per fare trading online da telefoni cellulari, sia da un telefono iPhone che Android.

Il trading millimetrico e i suoi fondatori

Tutto ciò lo si deve a chi ha realizzato questo progetto ed è riuscito a portarlo ad alto livello. L’azienda trading millimetrico nasce da Giuseppe Eros Lana e Katia Grillo, che hanno messo a punto il software Alfa Advisor. Si tratta di un programma autonomo ed automatico al 100% che oltre ad essere semplice da usare facilita il percorso a tutti gli investitori. I realizzatori dell’azienda hanno proposto un modo innovativo di concepire gli investimenti. Non è un caso che nel corso degli anni Trading Millimetrico, ha consentito di generare profitti sicuri ai suoi utilizzatori. Anche perché il software consente il massimo utilizzo in breve.

Blog del commercialista Gianfranco Rienzi sui bonus edilizi estivi

In Italia, grazie alla Legge di Bilancio 2022, sono stati definiti oltre al Superbonus anche una serie di bonus edilizi legati alla casa, con diverse novità e proroghe. Per tutti questi bonus sono state prorogate le scadenze al 2024 mentre, per quanto riguarda il bonus facciate, è stata diminuita la percentuale detraibile dal 90 al 60%. Vediamo, nel dettaglio, le principali novità per l’estate 2022 legate ai bonus edilizi, con la collaborazione del commercialista Gianfranco Rienzi, senior partner in ArchimediA Consulting e collaboratore con una serie di blog del settore fiscale.

Superbonus

Il Superbonus 110%, l’agevolazione per le famiglie che decidono di ristrutturare la propria casa, è stato mantenuto ed esteso anche a tutte le abitazioni unifamiliari (senza limite di Isee), RSA, Onlus e abitazioni che sono state raggiunte dal teleriscaldamento. Per quanto riguarda le abitazioni unifamiliari, la richiesta potrà essere inoltrata entro il 31 dicembre a patto che sia stato completato il 30% dei lavori entro giugno 2023. Per le case popolari la scadenza, invece, la scadenza è stata prorogata a dicembre 2023. Per tutti gli interventi di ristrutturazione, effettuati da persone fisiche proprietarie e comproprietarie degli immobili, le spese sostenute potranno essere detratte entro il 31 dicembre 2025 e sarà pari al 110% per le spese entro il 31 dicembre 2923, al 70% per il 2024 e scende al 65% per il 2025.

Bonus ristrutturazioni

I bonus per le ristrutturazioni sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2024. Si tratta di quei bonus relativi alle spese per gli interventi necessari per le ristrutturazioni e per l’efficienza energetica.

Da 16000 euro, scende a 10000 euro il limite di spesa per il bonus mobili e scenderà a 5000 euro per il 2023 e 2024.

Ecobonus

L’Ecobonus è l’agevolazione che riguarda la riqualificazione energetica degli edifici e, anche per il 2022 è stata alzata al 110% la soglia di detrazione, ma soltanto per alcuni lavori. La detrazione massima è prevista fino al 2022, poi le aliquote detraibili scenderanno nel 2024 al 70% e, nel 2025, al 65%.

Bonus facciate

L’ultimo bonus, previsto anche per l’estate 2022, riguarda la possibilità di detrarre l’imposta del 90% per le spese sostenute tra il 2020 ed il 2021 e del 60% per quelle sostenute nel 2022. Gli interventi soggetti a questa detrazione sono quelli finalizzati al restauro della facciata esterna degli edifici ed è chiamato Bonus facciate. La detrazione è stata estesa fino a dicembre 2022 e tali bonus non sono però previsti per le facciate interne e non visibili dalla strada o dal suolo pubblico.