Il condominio e le sue problematiche
La vita condominiale, l’amministrazione del palazzo, e il rapporto tra condomini può essere veramente problematico: trovare un accordo comune tra le parti non sempre avviene in maniera pacifica e tranquilla, spesso ci sono scontri tra le diverse parti in questione per i motivi diversi. All’interno di un palazzo ci possono essere svariate dinamiche, legate agli spazi comuni, che portano gli abitanti a vere e proprie insofferenze che spesso sfociano in liti e in “guerre” condominiali tacite e non, nascoste dalla facciata della tolleranza reciproca. Una delle cause più frequenti riguarda la questione del rumore da parte dei vicini, che effettivamente può diventare molesto se risulta essere continuo e se, dopo diversi avvertimenti, non cessa. Un altro esempio significativo di controversia condominiale è legata all’utilizzo degli spazi comuni: ad esempio come vengono occupati le aree del cortile, se vengono rispettate le zone di parcheggio delle auto o se si utilizzano questi luoghi come spazi privati lasciando in giro oggetti personali come biciclette o i giochi dei bambini.
L’amministratore di condominio e il regolamento
Onde evitare che le relazioni tra vicini sfocino in vera e propria frustrazione per chi ci vive e per far si che i diritti di ogni abitante vengano rispettati si ricorre alle amministrazioni esterne condominiali. L’amministratore fa riferimento al regolamento del palazzo, anche il suo rapporto con i condomini è regolato da quest’ultimo, e fa in modo che i diritti di tutti vengano rispettati.
S’instaura un rapporto di fiducia tra l’amministratore e gli abitati regolato dalla legge che, attraverso la stipula di un contratto, permette a chi ne prende l’incarico, di compiere atti giuridici a favore di chi gli ha dato la delega. Il codice civile, di conseguenza, sancisce che l’amministratore deve svolgere i proprio compiti in maniera diligente stabilendo una serie di obblighi che esso deve rispettare; l’inadempienza verso il patto stipulato con gli abitanti del condomino comporta per l‘amministratore la revoca del proprio incarico oppure, in caso di danni, obbligarlo a risarcire il condominio.
Non è sempre così facile chiudere un rapporto con un cattivo amministratore condominiale, generalmente le tempistiche e le pratiche sono molto lunghe.
Come scegliere un buon amministratore
Per questi motivi, nel momento in cui si deve scegliere un’amministrazione che gestisca il vostro condominio, è bene affidarsi a un’azienda seria, onesta e competente. In questo modo il vostro palazzo verrà gestito in maniera corretta ed eviterete di incappare in problemi e scocciature che rendono la vita condominiale difficile. Prima di scegliere l’amministratore condominiale è bene chiedere referenze, valutare il suo operato in altri edifici presso i quali lavora. Verificarne la correttezza vi solleverà dai problemi che potrebbero nascere in futuro: quante volte avete letto sul giornale di amministratori che scappano con i soldi della cassa comune del condomino o con quelli che servono per pagare le bollette del riscaldamento centralizzato? Affidarsi a un professionista in questo campo è sicuramente la decisione migliore che possiate prendere, solo in questo modo potrete trarr e tutti i benefici per il vostro palazzo derivanti da una gestione corretta e onesta, senza cadere negli inganni di persone non qualificate che non operano nel vostro interesse e in quello del condomino in cui abitate.